Regie Massimo Costabile

ANGELI IN DELIRIO

di
Massimo Costabile

...da qualche parte, nel silenzio assoluto del deserto,
nel caos frenetico della città, nell'intimo della propria stanza,
un uomo e una donna cercano disperatamente un contatto."
La storia di una continua ricerca,di brevi incontri,di un continuo Cercarsi/Trovarsi-Incontrarsi/Perdersi. Alle azioni dei due,vissute in diversi ambienti/situazioni,si sovrappongono le proiezioni dei loro stati d'animo ,dei loro desideri,dei loro deliri.Spazio e tempo vengono manipolati,il reale si mescola con l'immaginario.Incubi,desideri,sogno,realtà vivono intersecandosi,sovrapponendosi

Regia Massimo Costabile
Personaggi e Interpreti attori
Antonella Carbone, Massimo Costabile, Antonello Antonante,
danzatrici
Katiuscia Salerno, Paola Sprovieri, Maria Rosa Vuono
Scene e costumi Dora Ricca
Foto di scena Demetrio Bruni
Produzione Centro R.A.T. - Teatro dell'Acquario - Anno 1986

Estratti dalla Rassegna Stampa
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GAZZETTINO DEL CRATI (30/11/1986)
L'AMORE PERDUTO
"...Vagamente echeggiante l'"Amour Braque" di Zulawski,il nuovo spettacolo del Centro RAT sancisce il completamento di una svolta che,maturata negli ultimi anni,dopo alcune incertezze,colloca definitivamente questo gruppo nel magma fascinoso della sperimentazione.Lo spettacolo gode di una impalcatura scenografica che taglia lo spazio in diverse sezioni,tutte agibili,anche su un piano superiore,impreziosita peraltro dalla proiezione di alcune diapositive suggestive.Anche lo sviluppo delle azioni è su due livelli:un primo di teatro-danza,un secondo di recitazione,con tre attori.Lui e lei, non riescono,nel caos dei rumori,interposizioni,distrazioni,equivoci a materializzare il loro amore. E un terzo attore che volentieri cita l'Estragone di Beckett, generoso di trovate comico surreali...di diverso stile. All'inizio,nell'intento di rappresentare l'alienazione e l'incomunicabilità del vivere quotidiano,si ricorre a una serie di simboli:dal telefono che suona nel deserto alla clessidra. Poi la ricerca dei due si sposta su un terreno sempre più determinato dall'immaginario,gobbi e folletti fanno da contorno al crescente delirio del protagonista maschile che somiglia sempre più a Chaplin ..." (Angelo Fasano)
TROVOTUTTO (16-22/04/1987)
NEL CAOS CITTADINO O NEL SILENZIO DEL DESERTO LA STORIA DELLA CONTINUA RICERCA AI MARGINI DELLA INCOMUNICABILITA'
"...Incomunicabilità messa in opera, nel susseguirsi di una continua ricerca dei due protagonisti affiancati da un emblematico terzo personaggio:brevi incontri che spaziano dal reale all'onirico,dalla pura recitazione teatrale alla danza. Le azioni dei due, cos'ì apparentemente avulse le une dalle altre,sono abilmente portate sulla scena:uno spazio teatrale diviso in due ambienti di recitazione in cui lo stesso telefono collocato nel deserto o la emblematica clessidra,acuiscono i toni della incomunicabilità,elevando fra i personaggi stessi un muro insopportabile..."

GAZZETTA DEL SUD (13/11/1986)

SE NON C'E' COMUNICABILITA' GLI ANGELI VANNO IN DELIRIO
"...E' un campo d'azione non nuovo per Massimo Costabile lo scandagliare fra le pieghe(o,meglio,le piaghe) di questo multiforme male dell'essere moderno:l'incomunicabilità. In "Angeli in delirio" ad essere focalizzata è una forma,diciamo,meno deprimente del male, più "dinamica":quella caratterizzata dal desiderio (represso), dall'anelito di contatto, di dialogo, di un incontro che è sempre possibile. Affidata in gran parte alla gestualità, la "storia" viene fuori attraverso immagini e sequenze che,mescolano il reale e l'immaginario, scomponendo e ricomponendo alla rinfusa spazio e tempo,si intersecano,si annullano,si sovrappongono,si ridelineano nel pieno rispetto di quelli che sono i canoni del nuovo modo di fare teatro..."
(Antonio Garro)